LETTERA APERTA
Con l’approvazione da parte della Giunta del CONI del bilancio 2017 è terminato questo doveroso silenzio istituzionale in relazione ai “malumori” che tanto scalpore ed attenzione hanno suscitato, molto spesso con esternazioni e considerazioni lontane dalla verità, gratuite, arbitrarie, ultronee e con atti non rispondenti alla legittimità ed allo Statuto federale.
Nel più ampio rispetto della “verve” giornalistica, sebbene in qualche passaggio si sia intravista una forma più sensazionalistica che ricercatrice di verità (comunque sia è il sale della comunicazione), sono certo che, nel rispetto dei ruoli e delle persone, questa mia riceverà analogo risalto da parte della stampa del settore.
I fatti, seppur sinteticamente, sono già noti e pubblicati: 63 tra Presidenti e Vice Presidenti di ASD hanno sottoscritto un modello prestampato il cui testo è identico a quello che il legale di tutti i firmatari, Avv.to Adele Morelli, ha inoltrato in Federazione.
Nell’immediato periodo post ricezione è stato indispensabile valutare in linea prioritaria la legittimità formale degli atti: è emerso che alcuni Presidenti non avevano diritto a sottoscrivere sia missiva che mandato.
Sempre nell’immediato, sono pervenute quasi contemporaneamente sei missive a firma di Presidenti di rispettive ASD i quali, chiedendo di porre nel nulla la richiesta di assemblea straordinaria precedentemente inviata, ritiravano la loro firma ed il loro mandato al legale, non ritenendo di essere stati sufficientemente e correttamente informati.
È solo il caso di informare che ad oggi altri Presidenti hanno revocato firma e mandato.
Alla luce di ciò, freddi i numeri, al netto delle revoche e delle firme non legittimate, non è stato raggiunto il quorum previsto dallo Statuto.
Della qual cosa si è provveduto ad informare tempestivamente il legale referente.
Tale situazione è prevalentemente e legittimamente assorbente su ogni altra; pur tuttavia il Segretario Generale della Federazione ha compiuto una analisi approfondita delle norme esaminando il merito della richiesta e facendo emergere rilievi ancor più sostanziali che dimostrano in punto di diritto la impossibilità di dar seguito all’istanza.
Sin qui noiosa la cronistoria, con l’ampia dimostrazione tecnico-giuridica della insussistenza dell’azione, formata anche da una “raccolta firme” bizzarra e probabilmente censurabile sotto diversi profili (non solo giuridici ma anche etici).
Non posso, però, sottrarmi da fare alcune oggettive considerazioni circa il “cui prodest” che ha anche creato scompiglio in alcune ASD: diversi soci di queste hanno dovuto dimettersi in quanto in netto contrasto con l’iniziativa dei loro Presidenti nell’aver firmato missive e mandati senza essere stati interpellati o, quanto meno, senza aver convocato una assemblea od un proprio Consiglio Direttivo trattandosi comunque di una ipotesi non rientrante nella ordinarietà di una vita associativa.
Questa situazione mi amareggia in primo luogo come Presidente della Federazione ed amareggia tutti coloro che amano lo Sport; veder cessare una armonia all’interno di compagini sportive è in netta contrapposizione con il principio generale dello Sport: non quello con la “S” maiuscola, quello con la “S” nobile !
Tutto ciò perché ? Perché chi ha perso palla non vuole attendere la prossima partita; la rivuole subito e con ogni mezzo.
Perché non si vuol riconoscere che in poco più di un anno questa governance pur dovendo superare mille ostacoli, ha comunque compiuto un’opera straordinaria di ripresa e di sviluppo.
Verrebbe da chiedere: “cosa non si è capito del documento esposto sul sito federale che documenta passo dopo passo e con dovizia di numeri l’attività della FITDS dal 13/3/2017 al 30/4/2018 ?”.
Oggi, Ottobre 2018, alla luce di un Campionato disciplinato diversamente, le iscrizioni alle gare sono quasi raddoppiate rispetto all’anno 2017.
Le gare nazionali sono gestite dalla Federazione senza speculazioni in favore di qualcuno piuttosto che di qualcun altro e non ci sono stati favoritismi.
L’attività sportiva di alto livello guarda le classifiche e l’esperienza degli atleti, a differenza di un passato che guardava prevalentemente i nomi.
Questo nuovo governo, dopo aver ripreso rapporti istituzionali e di cordialità con il CONI e la Scuola dello Sport, sta per riformare il regolamento relativo ai tecnici, così come previsto dalle norme CONI/SNaQ al fine di iniziare quel percorso formativo obbligatorio ed indispensabile alla crescita professionale.
Alcuni numeri però fanno paura e meritano attenzione: nel triennio 2016-2018 (ad oggi) è dimostrato che oltre l’80% di coloro che hanno effettuato il corso “Bronzo 3000” (corso a pagamento tenuto da tecnici federali per l’avvio all’attività sportiva), NON ha partecipato ad alcuna gara.
Risulta difficile pensare che un tiratore, dopo aver speso non pochi quattrini per arma, buffetteria, attrezzatura per ricarica, iscrizione e corso, possa immediatamente “cessare” di fare quell’attività sportiva; tale situazione è attentamente monitorata e valutata.
Stiamo anche per riformare il regolamento inerente le strutture sportive come previsto dalle norme CONI del 2008 avviando un percorso di adeguamenti strutturali in linea con gli attuali ordinamenti che sia uguale per tutti.
Non si dovrà e potrà ripetere la spiacevole situazione in cui si è trovata questa amministrazione allorquando, a seguito di indagini e provvedimenti disciplinari conseguenti, è risultato che un campo di tiro era privo dell’autorizzazione ex art. 57 del TULPS perché revocata dal 2003 (!!!), ma aveva comunque chiesto e effettuato (senza controllo) gare di Campionato.
Si, questa nuova governance è pericolosa !
Vuol sistemare tante cose, lo ha fatto e continuerà a farlo; ha sistemato anche i conti, rispettando i dettami del CONI circa il reinvestimento dell’avanzo economico in attività sportiva.
Ed ha iniziato a farlo già dallo scorso anno, sebbene ci sia stato un trascinamento di perdite del primo periodo (sino al 12/3/2017) facenti capo al precedente Consiglio.
Abbiamo dovuto interessarci per ottenere lo sgravio di un ruolo esattoriale dell’INAIL (che vedeva la Federazione debitrice di premi inerenti polizze di equipaggi su imbarcazioni).
Abbiamo interrotto la fastidiosa prassi dei mancati pagamenti di alcuni sponsor che pur beneficiavano di pubblicità attraverso la Federazione.
Abbiamo dovuto rielaborare un bilancio preventivo 2017 sulla base di dati più veritieri, poiché quello realizzato ed approvato in precedenza non aveva contemplato i due eventi straordinari internazionali (Mondiali di Handgun e Mondiali di Rifle).
Finalmente, a regime, nel 2018 e seppur provvisori, i dati contabili dicono che l’attivo al 31 Agosto è di circa 250.000,00 con un conto corrente bancario di tutto rispetto: oltre 400.000,00 €. !!!
Probabilmente queste riforme, questa attività, questo tangibile cambiamento e questa crescita esponenziale dei numeri ha generato timore in coloro che hanno da sempre ritenuto la Federazione quale seconda casa di proprietà di un esiguo gruppo di utilizzatori a proprio uso e consumo.
Si, questa nuova governance è pericolosa !
L’attività istituzionale si è anche disciplinata nel partecipare alle riunioni in merito alla regolamentazione dei poligoni privati ed al recepimento della ex Direttiva 477, ora 853/2017, con risultati più che soddisfacenti.
In merito ai “poligoni privati”, anche a causa di strane dinamiche riferibili ad altri rappresentanti del settore, lo scorso anno stavamo assistendo inermi ad una stretta di vite che ci avrebbe danneggiato non poco ed avrebbe fatto chiudere almeno il 75% dei nostri campi di tiro.
Tuttavia siamo riusciti a congelare la situazione ed ora la materia, riproposta con argomenti più attinenti alla realtà che al burocratese, è di nuovo in fase di studio ed esame.
Anche in merito al recepimento della Direttiva 853/2017 (D.Lgs. 8/8/18) questa Federazione si è spesa nel dare corretta informazione agli organismi parlamentari al fin di meglio disciplinare la materia.
Nonostante una pressante azione sono personalmente dispiaciuto; non è stato possibile, almeno al momento, aver ottenuto che la munizione 9×19 fosse riconosciuta “libera” nonostante il mondo intero la utilizzi e diverse sentenze della Suprema Corte di Cassazione abbiano ritenuto che non possa qualificarsi “da guerra”.
Dispiaciuto nel vedere che, mentre molti soggetti che operano nel settore armiero erano e sono coesi nel condividere l’opportunità di rendere libera questa munizione, mercoledì 18 Luglio scorso, in udienza al Senato, il delegato della CONARMI sollevava dubbi e criticità su questa munizione che per CONARMI è molto ben utilizzata solo dalla criminalità e dalle forze dell’ordine:
https://webtv.senato.it/4621?video_evento=181
(dal minuto 32:45, ma con particolare attenzione dal minuto 41:17 con gli evidenti sguardi di stupore del prof. De Maria e del direttore generale dell’ANPAM dr. Mauro Silvis).
Già: questa nuova governance è pericolosa ! scopre cose che non dovrebbe scoprire; ha realizzato, in poco più di un anno, cose che non si sono fatte perlomeno nell’ultimo quinquiennio.
E continuerà così, nell’interesse dello Sport, delle persone per bene che con spirito di sacrificio amano lealtà, trasparenza e meritocrazia: elementi che sono alla base di questa nuova amministrazione.
La macchina del fango, però, è sempre in moto con le sue infime insinuazioni; ma è perdente, vincono i fatti ed i numeri.
Tra i mille ostacoli ci sono state rinunce e dimissioni (strumentale è il confondere le prime dalle seconde); ognuno è libero di scegliere le proprie strade da percorrere: tuttavia, nell’attualità, il concetto di “mollare” attiene più ad una forma di corsa pubblicitaria che “deve” essere resa nota rapidamente e con esuberanza sui social anziché attenersi al motivare le proprie ragioni od avere rispetto delle ragioni altrui.
Se questa governance è così pericolosa la cui attività in incredibile espansione e crescita deve essere ostacolata con basse scaramucce per evitare che si continuino ad evidenziare differenze enormi con il passato, ebbene si !, sono orgoglioso di rappresentarla e di rappresentare migliaia di iscritti la cui sana voglia è quella di fare Sport, quello puro, quello vero, dissociandosi da azioni e strumenti mediocri di becero ostracismo per miseri interessi di bottega.
Sarezzo, 16/10/2018
Il Presidente
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